Internet si rivela ancora una volta lo strumento ideale per coinvolgere e stimolare il comportamento dei consumatori, molto piA? attenti e selettivi nella ricerca delle informazioni desiderate. Lo sanno bene le aziende italiane che puntano sempre piA? sulle potenzialitA� della pubblicitA� on line. E’ quanto emerge dallo Iab Forum 2005, terza edizione del convegno sulla pubblicitA� interattiva. A�Dati alla mano, secondo un’indagine Eurisko, diffusa in occasione del convegno, Internet si A? trasformato in un a�?traghettatore di acquistia�? (da giugno del 2004 a giugno 2005 lo shopping on-line A? aumentato del 100%). In particolare, il 68% degli Internauti lo usano per trovare i negozi che vendono il prodotto di cui sono interessati, raccoglierne ulteriori informazioni e confrontare i prezzi. Non solo, ma con 20 milioni circa di surfer, pari al 35% della popolazione italiana, il nostro Paese ha registrato un incremento dell’8% in un anno nel numero dei navigatori attivi e potenziali. Sul totale degli utenti, ben il 74% sono laureati o persone con livello di istruzione superiore.
Nel nostro Paese, il comparto dell’advertising A? dunque in forte crescita, anche se in ritardo rispetto all’America e al resto d’Europa, con circa 16 mila aziende che investono in pubblicitA�. a�?In Italia, l’advertising on-line occupa solo l’1,4% del mercato, contro il 4,8% degli Statesa�?, spiega Paolo Duranti, managing director di Nielsen Media Research Southern Europe, a�?ma si tratta di un mezzo che supera i 75 milioni di euro e che si afferma in solida e costante crescita (+10,9% tra gennaio/agosto del 2005 rispetto allo stesso periodo del 2004)a�?.
Considerato il ricco scenario, gli uffici marketing di piccole e grandi aziende non stanno certo a guardare e assegnano quote crescenti del proprio budget agli investimenti on line. Le forme piA? tradizionali di pubblicitA�, cioA? banner, sponsorizzazioni e bottoni, la fanno ancora da padroni con circa 38 milioni di euro sui 71 totali. Newsletter ed e-mail sfiorano i 6 milioni, la pubblicitA� via sms non decolla (solo 368.000 euro di controvalore) mentre si osserva anche in Italia il fenomeno delle keywords (parole chiave), ossia quella pubblicitA� che sta facendo la fortuna di Google e Yahoo\Overture: con 9,3 milioni di euro questa categoria A? arrivata al 13% del totale. C’A? poi un’ampia sezione, ‘altre tipologie’, che vale il 25% del mercato.
Soddisfatta dell’andamento del mercato nel 2005, Layla Pavone, presidente dell’Internet Advertising Bureau europeo e italiano (IAB), in conclusione dei lavori, arriva a prevedere un 20% di crescita per l’intero anno, che arriverA� al 30% considerando anche la fetta del a�?pay per performancea�? dei motori di ricerca. a�?Stiamo parlando di un incremento per i mesi da gennaio ad agosto dell’11% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, in uno scenario in cui gli investimenti crescono di appena il 2/3% nei media classici, con alcuni segmenti che iniziano a decrescerea�?. In totale, la raccolta dell’advertising on-line per il 2005 dovrebbe raggiungere i 150 milioni di euro, contro i 117 dello scorso anno.